La sostituzione degli infissi in una casa in affitto può sollevare molte domande, specialmente riguardo a chi debba farsi carico delle spese. Si tratta di una situazione che può creare confusione tra inquilini e proprietari, soprattutto quando si considerano i diversi tipi di interventi necessari e le responsabilità legali. In questo articolo cercheremo di chiarire chi deve pagare per la sostituzione degli infissi in una casa in affitto, analizzando le varie circostanze e i riferimenti normativi.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Prima di entrare nel merito della questione, è importante distinguere tra manutenzione ordinaria e straordinaria. La legge italiana stabilisce che le spese di manutenzione ordinaria sono generalmente a carico dell’inquilino, mentre le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del proprietario.
- manutenzione ordinaria: include tutti quegli interventi necessari per mantenere l’appartamento in buono stato e in condizioni di normale utilizzo. Esempi possono essere la pulizia e la lubrificazione delle parti mobili degli infissi, come cerniere e maniglie.
- manutenzione straordinaria: riguarda interventi più significativi che richiedono il ripristino o la sostituzione di elementi strutturali o funzionali della casa. La sostituzione degli infissi, a meno che non sia dovuta a un danno causato dall’inquilino, rientra generalmente in questa categoria.
Sostituzione degli infissi: proprietario o inquilino?
La sostituzione completa degli infissi è considerata un intervento di manutenzione straordinaria, e pertanto la responsabilità ricade sul proprietario. Gli infissi sono parte integrante della struttura dell’immobile, e un loro deterioramento dovuto al tempo o alle condizioni atmosferiche non può essere imputato all’inquilino.
Tuttavia, ci sono alcune situazioni specifiche da considerare:
- danni causati dall’inquilino: se il deterioramento degli infissi è stato causato dall’inquilino, ad esempio per un uso scorretto o per negligenza, le spese di sostituzione potrebbero essere a carico di quest’ultimo. In questi casi, il proprietario ha il diritto di chiedere un risarcimento per i danni subiti.
- miglioramenti volontari: se l’inquilino desidera sostituire gli infissi per migliorare il comfort abitativo, per esempio passando a infissi a maggior isolamento termico o acustico, senza che ci sia una reale necessità di farlo, allora le spese potrebbero ricadere sull’inquilino stesso, salvo diverso accordo con il proprietario.
Incentivi e agevolazioni fiscali
Un altro aspetto da considerare è la possibilità di accedere a incentivi e agevolazioni fiscali, come Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni. Questi incentivi, previsti dalla legge, consentono di detrarre parte delle spese sostenute per la sostituzione degli infissi, a patto che l’intervento migliori l’efficienza energetica dell’immobile.
Di solito, è il proprietario a poter beneficiare di queste agevolazioni, poiché è lui il soggetto che effettua un investimento strutturale sull’immobile. Tuttavia, in alcuni casi, anche l’inquilino può usufruire di agevolazioni fiscali, purché il contratto di locazione preveda esplicitamente la possibilità di eseguire lavori di ristrutturazione e questi vengano realizzati a sue spese.
Comunicazione e accordi tra le parti
La comunicazione tra inquilino e proprietario è fondamentale quando si tratta di lavori come la sostituzione degli infissi. Inquilino e proprietario dovrebbero sempre confrontarsi prima di intraprendere qualsiasi intervento, definendo con chiarezza chi si farà carico delle spese e se vi siano agevolazioni fiscali di cui usufruire. Un accordo scritto tra le parti può evitare malintesi e contenziosi.
Conclusioni
In sintesi, la sostituzione degli infissi in una casa in affitto rientra nella categoria della manutenzione straordinaria e, come tale, è generalmente a carico del proprietario, a meno che il danno non sia stato causato dall’inquilino o che l’inquilino desideri sostituire gli infissi per miglioramenti volontari. La chiave è sempre una comunicazione chiara e trasparente tra le parti, supportata da accordi contrattuali ben definiti.
Sostituire gli infissi può essere un’ottima opportunità per migliorare l’efficienza energetica e il comfort dell’immobile, oltre che per aumentare il suo valore sul mercato. Grazie agli incentivi fiscali disponibili, questo investimento può risultare più accessibile e vantaggioso per entrambe le parti coinvolte.
Bonus Barriere Architettoniche 75%
Il D.L. 212/2023 del 29.12.2023 ha modificato il perimetro degli interventi ammessi al Bonus Barriere Architettoniche 75%, eliminando la sostituzione delle finiture (pavimenti, porte, infissi esterni). A decorrere dal 30.12.2023 l’opzione per lo sconto in fattura/cessione del credito del Bonus Barriere Architettoniche 75%, rimane ammessa per gli interventi:
- in edilizia non libera: se prima del 30.12.2023 risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo;
- in edilizia libera: se prima del 30.12.2023;
- siano già iniziati i lavori;
- o sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori corredato di ricevuta di bonifico di acconto sul prezzo.
Il Bonus Barriere Architettoniche rimane valido, con gli stessi tetti di spesa, fino al 31.12.2025 solo come detrazione IRPEF in 5 rate annuali di pari importo, per i soli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
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