Per avere più luce e un’adeguata ventilazione in un’ambiente domestico si può valutare l’opzione di ingrandire una finestra. Prima di iniziare i lavori bisogna ben valutare i vincoli a cui sono soggette le modifiche delle facciate per non compromettere la sicurezza dell’edificio, motivo per cui le modifiche vanno valutate con il parere di un ingegnere o di un architetto.
Quando non è possibile ampliare una finestra
Per ingrandire una finestra bisogna innanzitutto capire se l’immobile si trova in un’area soggetta a vincolo storico o paesaggistico poiché in tal caso è vietata la modifica della facciata.
Altro ostacolo all’ampliamento di una finestra si ha quando la casa è in un condominio, dove i muri perimetrali sono considerati parti comuni, quindi non modificabili da un singolo inquilino, a meno che non si abbia il consenso di tutti gli altri condomini.
Anche la privacy altrui può ostacolare i lavori di ampliamento; infatti se la finestra in questione ha una vista sulla casa di un vicino non sarà possibile ingrandirla di molto.
Iter burocratico per ingrandire una finestra
Occorrono diverse pratiche per ottenere tutti i permessi per ampliare una finestra. Prima di tutto bisogna presentare la Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) al Comune di appartenenza dell’immobile, perché i lavori sono assimilabili ad un un intervento di manutenzione straordinaria. Nel caso in cui i lavori riguardano anche una modifica strutturale, allora è necessario presentare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Altro documento fondamentale per ottenere il permesso ad iniziare i lavori è quello del progetto dell’intervento firmato da un architetto, un ingegnere o geometra.
Come ingrandire una finestra
L’ampliamento di una finestra richiede circa due giorni di lavoro per:
- la rimozione del serramento pre-esistente
- il posizionamento di un nuovo architrave che permetta di demolire la porzione di muro interessata
- la rifinitura del vano finestra nella nuova dimensione
- il posizionamento del controtelaio per agevolare l’installazione del nuovo telaio del serramento
- la sistemazione del davanzale
- la posa delle ante del nuovo serramento
Bonus Barriere Architettoniche 75%
Il D.L. 212/2023 del 29.12.2023 ha modificato il perimetro degli interventi ammessi al Bonus Barriere Architettoniche 75%, eliminando la sostituzione delle finiture (pavimenti, porte, infissi esterni). A decorrere dal 30.12.2023 l’opzione per lo sconto in fattura/cessione del credito del Bonus Barriere Architettoniche 75%, rimane ammessa per gli interventi:
- in edilizia non libera: se prima del 30.12.2023 risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo;
- in edilizia libera: se prima del 30.12.2023;
- siano già iniziati i lavori;
- o sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori corredato di ricevuta di bonifico di acconto sul prezzo.
Il Bonus Barriere Architettoniche rimane valido, con gli stessi tetti di spesa, fino al 31.12.2025 solo come detrazione IRPEF in 5 rate annuali di pari importo, per i soli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Ecobonus/Bonus Ristrutturazioni
Per il 2024 confermati Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni che permettono di detrarre il 50% della spesa in 10 anni come detrazione IRPEF.
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