Le finestre non solo hanno il compito di difendere la casa dai tentativi di intrusione, ma anche quello di garantire l’incolumità degli inquilini della casa con particolari accorgimenti anti-infortunio.
Il primo compito è assolto molto bene da infissi antieffrazione in grado di scongiurare l’accesso di malintenzionati dall’esterno dell’abitazione, mentre nel secondo caso i pericoli sono in agguato all’interno della casa sotto forma di infortuni, tagli o cadute.
Per ridurre al minimo i rischi di infortuni è bene scegliere infissi progettati per massimizzare la sicurezza antinfortunistica soprattutto dei bambini. Possiamo innanzitutto individuare i tre principali pericoli:
- tagli causati dalla rottura accidentale dei vetri di finestre datate
- urti e schiacciamenti causati da ante che sbattono per colpi di vento
- cadute nel vuoto
Le migliori finestre per proteggere i bambini in casa
I vetri più sicuri quando in casa ci sono dei bambini sono quelli stratificati, costituiti da due lastre di vetro tenute insieme da film plastico, poiché in caso di rottura accidentale (possibile per i vetri di finestre molto vecchie) i loro frammenti rimangono infatti imprigionati all’interno di una pellicola, evitando tagli e infortuni.
Inoltre, per proteggere i bambini dalle cadute nel vuoto, le finestre ideali sono quelle con maniglia di sicurezza che impediscono l’apertura dall’interno dell’abitazione; le nostre maniglie di sicurezza sono disponibili nelle versioni con chiave, con pulsante ed estraibile.
Per evitare che le finestre, sbattendo per il vento, colpiscano i bambini si può ricorrere all’applicazione di manigliette esterne antivento, con cui è possibile accostare le ante dall’esterno evitando che sbattano.
Ci preme sottolineare infine che le vetrocamere di sicurezza dei serramenti I Nobili sono temprati (un trattamento che li rende 5 volte più resistente dei vetri comuni) e dunque, in caso di rottura, le lastre si frammenteranno in piccoli pezzi dai bordi non taglienti, salvaguardando così da lesioni da taglio sia i bambini e che gli adulti.