Spifferi e serramenti che presentano problemi di isolamento termico provocano la formazione di muffa, minacciando così la salubrità delle stanze della casa ed influendo negativamente sul livello di comfort domestico.
Di seguito indichiamo i tre segnali rivelatori del caso in cui è bene pensare alla sostituzione degli infissi.
I segnali di allerta per il cambio dei serramenti
Il primo campanello di allarme si accende in caso di infissi molto datati con la formazione di goccioline di condensa sui vetri. Probabilmente ciò dipende dal fatto che le finestre sono realizzate con materiali che non garantiscono buone performance di isolamento termico.
Il secondo indizio che suggerisce il cambio dei serramenti è relativo a bollette più care. Si suggerisce di correre subito ai ripari installando serramenti di nuova generazione che siano in grado di azzerare le dispersioni termiche per diminuire i consumi di energia da impiegare per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti domestici.
L’usura del tempo sugli infissi può influire negativamente sull’isolamento acustico, ma anche un modello obsoleto con vetro singolo potrebbe risultare poco funzionale contro i rumori. In questo caso si dovranno sostituire le finestre con serramenti con doppi vetri e chiusura ermetica.
In ogni caso, per scegliere le giuste caratteristiche degli infissi, occorre valutare due aspetti fondamentali: il contesto climatico e sociale di riferimento e la disponibilità di incentivi fiscali.
L’attuale momento storico risulta particolarmente conveniente per la sostituzione dei serramenti grazie all’Ecobonus statale; inoltre, grazie alla partnership tra i Nobili e Fiditalia, si ha la possibilità di dilazionare il pagamento in rate mensili.
L’ecobonus 2022 per acquistare infissi I Nobili
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